ENI sotto scacco, ma buy resta dopo news. Upside da capogiro

2022-07-23 01:29:41 By : Ms. Abby Zhang

ENI colpito dai sell sulla scia dell'andamento negativo del Ftse Mib e del petrolio. Focus sulle ultime novità: il titolo può salire davvero tanto.

Sulla scia del progressivo peggioramento del Ftse Mib, che dopo un rialzo iniziale ha azzerato il vantaggio ed è passato in negativo, accelerando man mano al ribasso, si appesantisce strada facendo il bilancio di ENI.

Il titolo, dopo aver guadagnato quasi due punti e mezzo percentuali ieri, vive oggi una seduta speculare.

Negli ultimi minuti ENI si presenta a ridosso dei minimi odierni, passando di mano a quota 11,194 euro, con una flessione del 2,64% e oltre 5,8 milioni di azioni transitate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 13 milioni.

ENI risente della negativa intonazione del Ftse Mib, ma anche delle vendite che si stanno abbattendo sul petrolio. Dopo essere salito la scorsa notte a un passo da area 111,5 dollari, l'oro nero ha invertito bruscamente la rotta, tanto che ora si presenta a 108,2 dollari, con un ribasso dell'1,97%.

ENI intanto non riesce a trovare alcun supporto nelle ultime novità arrivate dal fronte societario.

Ieri Versalis, società chimica di Eni, e Forever Plast, società italiana leader a livello europeo nel settore del riciclo della plastica, hanno siglato un accordo per l’acquisizione, in via esclusiva, della licenza per la realizzazione di un impianto da 50 mila tonnellate l'anno di riciclo meccanico avanzato, in particolare polistirene e polietilene alta densità (HDPE).

L’avvio è previsto nel 2024 nel sito petrolchimico di Porto Marghera.

Le due società avevano raggiunto nel 2021 un accordo per lo sviluppo e la commercializzazione di compound di polistirene compatto con contenuto di materiale riciclato, distribuiti con il marchio Versalis Revive e destinati a imballaggi alimentari, isolamento termico e al settore elettrico

Secondo la nota, lo sviluppo del riciclo meccanico di Versalis a Porto Marghera è stato avviato nel 2021 con l’acquisizione della tecnologia e degli impianti di Ecoplastic, che utilizza come feedstock una materia prima seconda a base di polistirene espanso pretrattata, e attualmente sono in corso tutte le attività relative al progetto, incluso l’iter autorizzativo.

Questa unità sarà in grado di rigenerare 20mila tonnellate l'anno di rifiuti stirenici, portando così la capacità complessiva del sito veneziano a 70mila tonnellate l'anno.

Continua il percorso di conversione verde di Versalis nel polo del petrolchimico e della bioraffineria di Porto Marghera, per un totale di oltre 500 milioni i euro di investimenti e tagli attesi di 600mila tonnellate l'anno di emissioni di CO2.

Ai prezzi attuali delle plastiche, gli analisti di Equita SIM stimano che il nuovo impianto possa avere un fatturato di circa 100 milioni di euro, con un margine EBITDA positivo.

Non cambia intanto la view della SIM milanese che su ENI mantiene fermo il rating "buy", con un prezzo obiettivo a 18,5 euro, valore che implica un potenziale di upside di quasi il 66% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.  

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