Meccanoplastica, crescita accelerata nelle tecnologie di soffiaggio

2022-10-01 15:27:54 By : Mr. Tengyue Tao

Sede principale a Firenze, Divisione PET a Barcellona, clienti in tutto il mondo. Meccanoplastica Group è sempre più un punto di riferimento per tanti trasformatori che cercano l'alta qualità del made in Italy nelle macchine per estrusione, iniezione e stiro soffiaggio dedicate alla produzione di contenitori in vari settori industriali.

Era il 1983 quando, nel cuore della Toscana, tre soci fondatori diedero vita a Meccanoplastica: all’epoca una piccola azienda che è diventata oggi un’affermata realtà a livello internazionale, con clienti sparsi un po’ in tutti i continenti, tanto che l’export rappresenta ben il 70% di un fatturato cresciuto costantemente, anche grazie a notevoli investimenti in innovazione tecnologica. Core business dell’attuale Meccanoplastica Group – che riunisce sotto un’unica direzione operativa altre due aziende fiscalmente distinte quali Comeel e la Division Meccanoplastica Iberica – è la progettazione e produzione di macchine per estrusione soffiaggio (EBM), iniezione soffiaggio (IBM) e stiro soffiaggio (SBM). Le sedi operative sono a Firenze e in Spagna, dove a Barcellona la specializzazione è rivolta allo stiro preforme e al PET.

Varie tappe storiche hanno contraddistinto negli anni l’evoluzione del marchio, mantenendo come stella polare gli obiettivi della qualità e della crescita insieme ai propri clienti, ed essere per esempio sempre all’avanguardia nello sviluppo di alternative elettriche e nell’automazione ha garantito importanti vantaggi di mercato. Ogni prodotto viene anzitutto sviluppato per minimizzare i consumi energetici ottimizzando le performance, per arrivare a soluzioni customizzate in grado di integrare sostenibilità ed efficienza.

Oltre a provvedere all’ordinaria manutenzione e una puntuale assistenza telefonica, la sede principale di Firenze è dotata di un magazzino ricambi con componenti standard sempre disponibili. Eventuali richieste urgenti possono essere evase in 48 ore per l’Europa o in 72 ore per il resto del mondo ed è attivo anche un sistema di teleassistenza per la diagnostica di eventuali guasti sui macchinari e ove possibile pure la riparazione del software direttamente online.

La gamma di Meccanoplastica, studiata per la produzione di flaconi-contenitori e suddivisa in catalogo sotto diverse sigle corrispondenti alle serie HE, JET (piccole dimensioni), MiPet e altre ancora, è dedicata a diversi settori d’applicazione tra cui i principali sono l’alimentare, l’home care, la detergenza, la cosmetica, la farmaceutica e gli oli lubrificanti.

Con il marketing manager di Meccanoplastica, Alberto Mencherini, abbiamo fatto il punto della situazione anche alla luce dei recenti sviluppi causati dalla pandemia di Covid-19, partendo da una delle più importanti novità che stanno per arricchire la gamma: “Per novembre è in programma la consegna di una nuova macchina full electric estrusione soffiaggio, sigla EBM modello HE750D in catalogo, che per dimensioni è la più grande finora prodotta, destinata a un importante trasformatore in Nord Africa. Il settore è quello del food e abbiamo un accordo per quattro impianti uguali con il cliente che è uno dei maggiori produttori di olio di palma per il continente africano. Si tratta di un impianto tecnico per taniche impilabili del peso di 900 grammi dalla capacità volumetrica di 25 litri HDPE, con 30 tonnellate di forza chiusura stampo, quindi 30 litri nominale. È a doppia stazione, 1+1 cavità, e prevede stampi con raffreddamento molto forzato, tramite soffiaggio di aria fredda. Equipaggeremo quindi la macchina per questo tipo di produzione, con tempi di ciclo attesi di 32-33 secondi, completa di automazione e sistemi di movimentazione dei contenitori, grazie a prelevatori che, dopo la stazione di smaterozzamento, prendono le taniche scendendo e risalendo in due vie assiali per poi depositarle su un nastro di raccolta posteriore: quindi ai due lati non sono più previste fuoriuscite dei contenitori stessi attraverso nastri”.

Dallo scorso anno il sito aziendale rinnovato evidenzia la denominazione di Meccanoplastica Group: “Abbiamo così voluto presentare e formalizzare anche a livello di marketing ciò che da anni era una pratica attuale”, spiega Mencherini, “e cioè la partnership pienamente riuscita con le altre nostre due realtà del pool. Lo stabilimento di Comeel è a Firenze proprio accanto al nostro e in Spagna vantiamo uno stretto spirito di collaborazione con la Division Meccanoplastica Iberica. Ci consideriamo un vero e proprio team e portiamo avanti politiche comuni condivise da tutti. Negli ultimi due mesi del 2019 e nei primi due di quest’anno abbiamo inoltre attivato collaborazioni con una serie di agenti stranieri che oggi ci assicurano una struttura di rete più internazionale, oltre che un servizio di assistenza e una distribuzione degni di tal nome. Abbiamo recentemente stretto accordi con un distributore negli Usa e uno in india, trovato un agente in Cina e abbiamo appena incontrato un futuro collaboratore in Germania in grado di provvedere anche all’assistenza tecnica. Insomma, gli obiettivi sono garantirci più visibilità e struttura a livello aziendale per soddisfare la nostra voglia di crescere ancora. Attendiamo infatti anche di firmare nero su bianco con un costruttore per l’acquisto di un nuovo capannone qui a Firenze, in modo da riunire le due aziende italiane raddoppiando gli spazi lavorativi disponibili e avere così maggiore forza produttiva per aumentare i nostri numeri”.

Nemmeno la pandemia, sottolinea Mencherini, sembra aver rallentato il business. Anzi…: “La crescita del Gruppo ha addirittura accelerato soprattutto in questo periodo, che ha visto grandi richieste da tutto il settore, sempre in genere rientrante tra le attività essenziali, tanto che in quattro mesi abbiamo raggiunto quanto prima ottenevamo in un anno di lavoro. Non pensiamo certo che questo tasso d’incremento possa reggere all’infinito ma i clienti permangono in forte produzione con la necessità di aumentare i volumi e noi li seguiamo a ruota, di conseguenza, con la vendita dei nostri impianti. Dopo un periodo di vacche magre nel 2019, quest’anno c’è stato un boom anche sul mercato italiano e soprattutto in aprile e maggio si sono concretizzate moltissime vendite: tutto ora dipenderà anche dal sostegno statale a questa crescita ma i clienti che lavorano nell’ambito dell’home care, della chimica, dell’alimentare, della farmaceutica e soprattutto della detergenza sono stati molto favoriti dalla pandemia, mentre solo la cosmetica ha sofferto per la mancanza di socializzazione imposta”.

Insomma, pur volendo mantenere una visione realistica, Mencherini non nasconde obiettivi ambiziosi: “La rete implementata di distributori e agenti, selezionati tra i migliori professionisti nei rispettivi ambiti, ci darà un supporto notevole nell’export, la voce principale del nostro fatturato. Negli Usa per esempio siamo cresciuti molto negli ultimi anni grazie a due referenze importanti tra la clientela e ora comincia la fase successiva grazie al nuovo distributore, molto ben introdotto sul mercato a livello sia di vendita sia di assistenza, che oltre a prendere le macchine per veicolarle fungerà da nostro promotore: infatti è già previsto in consegna per ottobre a un grande trasformatore operante in Georgia un tipo di impianto analogo a quello destinato in Africa. E guardando al Plast 2021, abbiamo in cantiere diversi progetti: un paio riguardano il completamento della gamma di impianti per estrusione e soffiaggio full electric, un altro prevede una quarta stazione per la nostra tecnologia di iniezione soffiaggio IBM, anch’essa full electric. La carne al fuoco non manca e sarei già soddisfatto di vedere realizzato entro l’anno almeno uno di questi obiettivi”.

La doppia stazione di lavoro

I contenitori in fase di soffiaggio

I contenitori dopo la rimozione della materozza

Questa attrezzatura garantisce qualità e ripetibilità dei pezzi soffiati

RIVISTA DELLE MATERIE PLASTICHE Periodicità: 10 NUMERI ALL'ANNO PER L'ITALIA

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