Non chiamatelo a rendere: una coalizione per introdurre anche in Italia il deposito cauzionale per le bevande usa e getta - greenMe

2021-11-22 14:46:27 By : Ms. Claire Dong

Anche in Italia i tempi sarebbero maturi per l'introduzione di un efficiente sistema di deposito per il confezionamento delle bevande usa e getta. La direttiva europea sulla plastica monouso richiede infatti una raccolta differenziata del 90% degli imballaggi in plastica per bevande entro il 2029. Questo obiettivo può essere raggiunto solo con l'introduzione di un sistema di deposito cauzionale

Dallo scorso luglio si discute dell'introduzione di un sistema di deposito cauzionale per gli imballaggi monouso per bevande (plastica, alluminio e vetro), come in molti altri Paesi europei, per raggiungere gli obiettivi europei imposti dal pacchetto economia. circolare, in particolare dalla Single Use Plastics Directive - SUP, e ridurre così la dispersione della plastica nell'ambiente e i relativi effetti nocivi che colpiscono la biodiversità.

Un processo lento, che inizialmente ha portato alla confusione dei sistemi di stoccaggio dei contenitori per bevande usa e getta con vuoto a rendere. In realtà si tratta di due sistemi diversi e sarà più corretto parlare di cauzione, come spiega chiaramente nella nostra intervista Silvia Ricci, responsabile rifiuti ed economia circolare dell'Associazione Comuni Virtuosi. 

Ora l'Associazione dei Comuni Virtuosi, insieme ad altre 15 organizzazioni nazionali, lancia un appello per introdurre anche in Italia un deposito cauzionale per le bevande. Un appello rivolto al governo, alle istituzioni, all'industria e alla società civile, per accelerare un processo decisionale che porti anche nel nostro Paese un sistema di garanzie efficace ed efficiente. Se, infatti, la direttiva SUP impone un tasso di raccolta del 90% per le bottiglie di plastica per bevande entro il 2029 (con un obiettivo di raccolta intermedio del 77% entro il 2025) e un minimo del 25% di plastica riciclata in bottiglie in PET dal 2025 (30 % dal 2030 in tutte le bottiglie di plastica per bevande), questi obiettivi possono essere raggiunti solo introducendo un sistema di deposito cauzionale, l'unico modello di raccolta differenziata al mondo in grado di raggiungere tassi di intercettazione e riciclaggio così elevati con benefici ambientali ed economici.

Molti paesi europei ne sono esempi, tra cui Svezia, Germania o Danimarca.

Si tratta di un sistema di raccolta differenziata per imballaggi di bevande monouso in base al quale il consumatore paga un piccolo deposito completamente rimborsabile in aggiunta al normale prezzo di vendita di una bevanda. Tale cauzione, o cauzione, viene poi integralmente riconosciuta al consumatore al momento della restituzione dell'imballo vuoto. In sostanza, il consumatore acquista il contenuto e prende in prestito la confezione.

I sistemi DRS in genere includono imballaggi in plastica (principalmente PET), metallo (lattine di alluminio) e vetro. Alcuni sistemi (in Australia e Canada) includono anche cartoni per bevande. 

Tipologie di imballi inseriti nei sistemi di deposito europei @Comuni Virtuosi

Le categorie di bevande incluse nel sistema includono tipicamente acque minerali, bibite gassate, birra, sidro, bevande sportive, succhi e bevande a base vegetale. Il legislatore ha la prerogativa di ampliare il numero di bevande che devono essere incluse nel programma.

In pratica, il sistema di cauzione massimizza la raccolta differenziata degli imballaggi delle bevande favorendo la partecipazione del consumatore attraverso il versamento di una cauzione che si aggiunge al prezzo di vendita del prodotto (in Europa solitamente tra 10 e 25 centesimi di euro), che viene restituita nella sua interezza al momento della consegna della confezione vuota da parte del consumatore.

I sistemi DRS sono attivi in ​​dieci paesi europei (Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia) e raggiungono tassi di intercettazione e riciclaggio che superano il 90%. Altri tredici paesi si stanno preparando a introdurre il deposito nei prossimi quattro anni.

Perché in questo modo si potrebbe ridurre notevolmente l'inquinamento ambientale e si potrebbe favorire il perseguimento di obiettivi di riuso per una reale transizione verso un'economia più circolare.

Secondo un recente studio di Reloop Platform, in Italia ogni anno oltre 7 miliardi di contenitori per bevande sfuggono al riciclo, uno spreco che potrebbe essere ridotto del 75-80% attraverso l'introduzione di un efficiente sistema di stoccaggio. Inoltre, l'attuale sistema di raccolta differenziata del PET consente un'intercettazione solo del 58%, ben lontana dall'obiettivo del 90% fissato dalla direttiva SUP.

Nel decreto Semplificazioni del luglio 2021 è stato inserito uno specifico emendamento che apre l'introduzione di un sistema di deposito anche in Italia. 

Per accelerare la transizione verso un'economia circolare e favorire il raggiungimento di tutti gli obiettivi europei di raccolta e riciclo, qui con l'Associazione Nazionale Comuni Virtuosi lancia un appello per l'introduzione di un efficiente sistema di deposito cauzionale per gli imballaggi monouso per bevande in Italia: A Sud Onlus, Altroconsumo, Greenpeace, Kyoto Club, LAV, Legambiente, Lipu-Bird Life Italia, Oxfam, Marevivo, Pro Natura, Slow Food Italia, Touring Club Italiano, WWF e Zero Waste Italy.

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